II giornata - Under13 - PGS - Centro sportivo S.Carlo - Milano
San Carlo 2002 – Malaspina 37 - 34 (28 - 12)
Malaspina: Carra 16, Benciolini 2, Vercelli, Cassano 2, Stefani, Behring 4, Goldie 3, Raffoni 2, Tramonte 2, Trow, Pisani, Vetri 3. All. Gobbo/Rosignoli.
Parziali dei quarti: 17/1, 11/11, 2/18, 7/4.
Prossimo appuntamento: Domenica 9/11 h 17.15 contro Bruzzano presso il Malaspina Sporting Club
Partita dai due volti quella giocata Domenica dagli Under 13.
Come facilmente intuibile dai parziali, il primo quarto è qualcosa di disastroso. I nostri ragazzi non si sono accorti che la partita è iniziata, e sembrano continuare a fare la loro blanda ruota prepartita.
Gli avversari difendono, corrono e segnano. I nostri sono solo semplici spettatori.
Un paio di "lavate di capo" sembrano dare qualche frutto già dal secondo, particolare, tempo. Particolare a dir poco: gli undici punti avversari sono arrivati tutti dallo stesso giocatore, il numero 10. Sono stati 8 minuti di partita 5 contro 1. L'illusorio 8-11 a 30 secondi dalla fine è svanito con una spettacolare tripla dell'avversario (no, non volevo scrivere avversari). E' pareggio.
Ma i nostri si sono svegliati dal torpore e lo dimostrano con un eccellente terzo periodo. Il parziale 2-18 la dice lunga sui valori in campo.
Le regole del PGS vogliono che la squadra vincente è quella che vince più tempi, non quella che fa più punti, un po' come nel minibasket. Chi vince l'ultimo tempo vince la partita. Il caso oltretutto ha voluto che anche i punti fossero pari, ma in ogni caso in questo campionato non conta.
L'ultimo quarto è una vera e propria battaglia, tutti vogliono vincere e quello che ne viene fuori è un brutto basket con tanti falli e poco gioco. Perdiamo Benciolini e Tramonte per 5 falli e, nonostante riuscissimo a contenere il 10 avversario, in attacco non riusciamo a produrre nulla di concreto. Si finisce con un misero 7-4 che consegna la partita ai padroni di casa.
Forse è meglio così, si impara più da una sconfitta che da una vittoria.
Si impara che in difesa bisogna aiutarsi.
Si impara che in campo bisogna dare tutto senza risparmiarsi.
Si impara che il talento non basta.
Si impara che se la ruota è fatta male, il primo quarto sarà ancora peggio.
Si impara che anche gli arbitri sbagliano, ma mai quanto i giocatori.
Si impara che quello che fai in settimana si vede nel weekend.
Si impara un'incredibile equazione:
TI ALLENI BENE = GIOCHI BENE
Con l'ottimistica speranza del "tutto fa brodo", o meglio del "tutto fa esperienza"…
Stefano